
Palazzo Valguarnera-Gangi
Situato nei pressi della Galleria d’Arte Moderna “Sant’Anna”, in un quartiere ricco di maestose residenze nobiliari, deve il suo aspetto attuale ai lavori intrapresi nel XVIII secolo dalla famiglia Valguarnera, nella persona del Principe Pietro di Valguarnera.
Il Palazzo del set del film Il Gattopardo
Dalla magnificenza di Palazzo Valguarnera-Gangi che trasse ispirazione Luchino Visconti per l’ambientazione del ballo nel film, tratto dall’omonimo romanzo, Il Gattopardo del 1963.
Anche se il regista non operò qui le profonde trasformazioni della Villa Boscogrande, interamente ristrutturata e stravolta per le esigenze del film, molti furono i mutamenti ed i ritocchi atti a rendere storicamente accettabile l’augusta dimora. Per prima cosa vennero rimossi gli oggetti ritenuti anacronistici, per esempio il termosifone nei pressi della camera da bagno degli uomini; in un secondo momento vennero aggiunti molti oggetti per il gusto ossessivo di Visconti d’utilizzare il Palazzo non soltanto per lo spazio scenico, ma anche come “miniera” scenografica. In tal senso, tra la nobiltà e l’alta borghesia palermitane, s’aprì una caccia all’oggetto antico riferibile all’epoca d’ambientazione del film, e cioè l’età risorgimentale.
Altri ornamenti e statue vennero portati dal piano superiore a quello della sala e, addirittura, fu selezionata una statuetta appartenente ad un trittico collocato al secondo piano e separata dal gruppo originario.
Palazzo Valguarnera-Gangi è stato la location di una delle scene più celebri del film di Visconti: quella del ballo. Per creare la scena cult, considerata una pietra miliare della storia del cinema italiano, il regista decide di usare oltre 10 mila candele
Il palazzo copre una superficie di 8000 m².